Nel momento in cui nella Sanità, a causa delle difficoltà economiche, anche le cure sono equiparate a costi, il 24 Settembre, alcuni “folli?” invitati dall’Associazione “IL TIRETTO”, si aggiravano tra le mura della Biblioteca Civica di Novi Ligure e ostinatamente raccontavano che, nella Salute Mentale, per promuovere buone cure e buone pratiche in tutta Italia, fosse necessario nelle cure della malattia mentale, buon senso, fiducia, speranza, condivisione e coinvolgimento di utenti, famigliari e cittadini (proprietari di un sapere esperienziale, dettato dall’esperienza di chi la malattia la vive personalmente).

Questi “folli?” vorrebbero trasformare questa Idea, che prende il nome di “FAREASSIEME”, in una proposta di legge di iniziativa popolare chiamata “181” proprio per dare un significato di continuità con la legge “180” (legge Basaglia)

 

Hanno partecipato all’incontro il Dott. De Stefani (responsabile del DSM di Trento), la Dott.ssa Simona Bianchi (Psicologa), Roberto Cuni (Famigliare responsabile U.F.E. di Trento), Gianfranco Crescenti (Infermiere S.P.D.C. di Cuneo), Luca e Daniele impegnati al Progetto “Pazza Idea”.

Purtroppo il Dott. Luigi Bartoletti, Direttore del DSM di Alessandria, per gravi motivi famigliari non ha potuto essere presente.

Tutti, nello spirito del “Fareassieme”, sono intervenuti per raccontare i loro saperi derivanti dalle singole esperienze.


 

 

 

Legge di iniziativa popolare “181" (1)

Legge di iniziativa popolare “181" (2)

Legge di iniziativa popolare “181" (3)

Legge di iniziativa popolare “181" (4)

Legge di iniziativa popolare “181" (5)

Legge di iniziativa popolare “181" (6)

Legge di iniziativa popolare “181" (7)

Legge di iniziativa popolare “181" (8)